Nel 2016 la Cassa Rurale di Fiemme ha istituito la borsa di studio “Porta al Futuro”, del valore di 1.000,00 euro. La borsa è stata dedicata, per il primo anno, ad Alessandro Conti, scomparso a soli 23 anni. Per ricordare il suo impegno nello studio e la sua passione per il viaggio, si è scelto infatti di donare la borsa di studio a favore di progetti che sostengano la formazione scolastica di bambini e ragazzi meno fortunati nel mondo.
Nel 2016 la borsa di studio è stata devoluta all’associazione Melamango onlus, che da la possibilità di studiare a più di 350 bambini e ragazzi dell’orfanotrofio di Shalom Home (Kenya). L’associazione nasce infatti dalla volontà di unire i frutti (simboleggiati dalla mela della Val di Non e dal mango del Kenya) di due terre diverse, ma che si sono trovate vicine nella volontà di unire forze e risorse per dare un futuro ai bambini, nella loro terra. L’importo è stato utilizzato per acquistare i libri scolastici delle classi primarie e secondarie: strumenti importantissimi per la formazione dei bambini e ragazzi di Shalom Home, mattoncini per realizzare sogni, costruire nuovi progetti e professioni. Padre Francis, il “papà” di Shalom Home, è infatti convinto che il futuro di questi bambini si giochi proprio sulla cultura e sulla formazione di qualità.
Nel 2017 la borsa di studio “Porta al Futuro” è stata devoluta a “Volontariamo con il St. Jude”, che opera nel Nord Uganda, collaborando con Fratel Elio Croce. L’importo, ritirato dalla Presidente dell’associazione Silvia Morandini, è stato utilizzato per contribuire alla ristrutturazione della Rodolfo House, costruita per accogliere le famiglie dei bambini disabili o ammalati che necessitano di cure e assistenza presso il St.jude e come struttura per gli ospiti che partecipano a meeting, seminari e convegni di formazione organizzati dal St.Jude e da altre organizzazioni.
Nel 2018 la borsa di studio "Porta al Futuro" è stata donata a "Amici per il Centrafrica", che opera a favore del popolo della Repubblica Centrafricana, soprattutto, e dei Paesi più disagiati dell’Africa subsahariana offrendo loro istruzione, cure, sostegno al lavoro e formazione per accompagnarlo verso una completa autosufficienza.