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Intervista a Dezulian Andrea

Andrea Dezulian

Paigem Srl: ha il cuore a Cavalese, mercato in tutto il mondo.

  • Come è nata la tua passione per le pietre preziose?
    Mio padre da sempre lavora con gemme e diamanti. Mentre frequentavo il liceo scientifico di Cavalese ho seguito, vicino a Cortina d'Ampezzo, anche una scuola per diventare gemmologo, ovvero esperto di pietre preziose.
    Finito il liceo sono stato un anno in Inghilterra ed un altro anno a Bangkok, dove ho avuto l’opportunità di frequentare il GIA, Gemological Institute of America, l’istituto che ha prima inventato e poi fatto riconoscere la gemmologia come scienza.
    Tornato da questa impegnativa ma entusiasmante esperienza ho deciso di fondare la mia azienda, Andrea Dezulian Gems, dopo qualche anno però ho deciso di abbracciare l’azienda di famiglia: la Paigem srl.
  • Come nasce Paigem e di cosa si occupa la vostra azienda?
    A fondare Paigem 40 anni fa è stato mio padre, Luciano. Alla fine degli anni ’70 ha iniziato a lavorare nel settore delle gemme in una ditta a Cavalese per poi trasferirsi a Vicenza, uno dei distretti orafi più importanti d’Italia e del mondo.
    L’azienda si occupa di offrire tutti i servizi di cui hanno bisogno le gioiellerie e i laboratori impegnati nella produzione di gioielli. Importiamo e a volte lavoriamo pietre preziose per poi venderle alle gioiellerie o alle fabbriche. Altissima professionalità, precisione, serietà, senza dimenticare però le proprie radici. Questa è la nostra filosofia.
    Le pietre preziose vengono importate da diversi paesi esteri: le pietre di colore da Thailandia, Sri Lanka e Colombia, mentre i diamanti da India e Belgio.
    La mia esperienza in Inghilterra e Thailandia è stata una buona palestra dal punto di vista teorico e della conoscenza della materia, ma soprattutto dal punto di vista relazionale perché mi ha consentito di tessere rapporti con operatori locali dai quali acquistiamo le pietre preziose e oggi sono i nostri principali fornitori.
    Inizialmente ci occupavamo solo di vendere pietre preziose, nel tempo ci siamo sviluppati e ampliati con la volontà di offrire un servizio completo.
    Oggi Paigem è diamanti, zaffiri, rubini, smeraldi e perle. Ma anche una nuova linea di affascinante gioielleria. È un luogo dove formarsi, trovare risposte tecniche, servizi gemmologici, attrezzatura specialistica, consulenze.
    Alcuni di questi servizi, come la formazione ai gemmologi di tutta Italia, li offriamo grazie all' importante collaborazione con Gemmarum Lapidator di Cavalese. Paigem fa 1/3 del suo fatturato all’estero, anche fuori Europa, ma comunque oltre il 60% delle vendite è su clienti in tutta Italia.
  • Come ha inciso la pandemia che stiamo vivendo?
    Il mio incarico mi fa viaggiare molto, spesso in Colombia, Thailandia e in Belgio. Purtroppo, al momento a causa dell'attuale pandemia gli spostamenti si sono ridotti. Paigem tre anni fa ha iniziato un progetto di sviluppo importante, abbiamo deciso di ampliare il nostro business, non forniamo più solamente pietre preziose ma produciamo anche gioielli. Perciò abbiamo cambiato sede e aperto nuovi settori. Questo investimento ci ha consentito di attutire le gravi conseguenze provocate dalla pandemia globale. Siamo molto contenti e il fatturato sarà simile a quello dell’anno scorso, tenendo conto di due mesi di chiusura di tutte le attività del nostro settore. Abbiamo tanta voglia di crescere e continuare su questa tendenza positiva.
  • Quali sogni e obiettivi per il futuro avete?
    Il sogno è che il nostro servizio basato su una selezione meticolosa della qualità delle pietre, su gioielleria di alta manifattura esclusivamente italiana, su una relazione di serietà, fiducia e stima reciproca, continui a essere compreso e apprezzato dai nostri interlocutori.
    Vorremmo creare e mantenere un rapporto che non venga minacciato dalla crescita vertiginosa delle multinazionali, slegate dai territori e dalle persone, che commerciano online.
    Puntiamo molto sul contatto umano che per noi è un aspetto molto importante che va curato e che va oltre ben oltre ad un mero fattore economico. Siamo molto legati e convinti di questo pensiero!