Per costruire valore autentico serve ascoltare, coinvolgere e dialogare con chi vive ogni giorno l’impatto delle scelte aziendali: risorse interne, clienti, fornitori, comunità locali, investitori, istituzioni.
Questo processo ha un nome preciso: stakeholder engagement.
Non si tratta solo di comunicare ciò che si fa, ma di aprire spazi di confronto, raccogliere idee, accogliere critiche e integrare le aspettative degli altri nelle strategie di impresa.
Coinvolgere gli stakeholder significa trasformare la sostenibilità da esercizio di immagine a percorso condiviso. È il passaggio che rende un’azienda più solida, credibile e capace di guardare lontano.
1. Cos’è lo stakeholder engagement?
A prima vista può sembrare un termine tecnico, ma in realtà è un concetto molto semplice: significa coinvolgere chi ha un interesse nelle attività dell’azienda e che, direttamente o indirettamente, può influenzarne il successo.
Non è un’azione spot, né una campagna di comunicazione “verde”. È piuttosto un processo continuo di ascolto e dialogo, in cui l’impresa apre le proprie porte e decide di confrontarsi con il mondo che la circonda.
Fare stakeholder engagement vuol dire:
● ascoltare i collaboratori interni per capire cosa li motiva o preoccupa;
● dialogare con clienti e fornitori per condividere obiettivi e standard comuni;
● confrontarsi con le comunità locali e le istituzioni per valutare l’impatto sul territorio;
● coinvolgere investitori e partner per rendere trasparente la propria strategia di crescita.
In altre parole, non è solo un obbligo “morale” o normativo: è un modo intelligente per costruire relazioni di fiducia e prendere decisioni più consapevoli, basate non solo su ciò che conviene all’azienda, ma anche su ciò che è importante per chi interagisce con essa.
2. Perché è fondamentale nella sostenibilità?
Dire di essere sostenibili non basta. Per essere credibili serve dimostrarlo, e il modo migliore è farlo coinvolgendo chi ha voce in capitolo.
Lo stakeholder engagement è fondamentale per diversi motivi:
● Genera fiducia e trasparenza
Ascoltare e rispondere alle aspettative degli stakeholder significa costruire un rapporto basato sulla chiarezza, evitando il rischio di incomprensioni o accuse di greenwashing.
● Aiuta a individuare i temi davvero rilevanti
Non tutte le questioni hanno lo stesso peso. Coinvolgere i portatori di interesse permette di capire quali argomenti sono “materiali”, cioè decisivi per l’azienda e per il contesto in cui opera.
● Riduce rischi e anticipa opportunità
Un dialogo aperto permette di cogliere segnali deboli: cambiamenti normativi, richieste del mercato, nuove sensibilità sociali. Aspetti che, se intercettati per tempo, diventano occasioni di innovazione invece che ostacoli improvvisi.
● Rende l’azienda più resiliente
Le imprese che sanno coinvolgere i propri stakeholder reagiscono meglio alle crisi, perché possono contare su relazioni solide e su una rete di fiducia che sostiene nei momenti di difficoltà.
3. Chi sono gli stakeholder?
La parola può sembrare complessa, ma in realtà gli stakeholder sono tutte le persone o i gruppi che hanno a che fare con l’azienda, in modo diretto o indiretto. Sono i protagonisti della storia che l’impresa scrive ogni giorno.
Si possono distinguere in due grandi categorie:
● Stakeholder interni: collaboratori, manager, soci, azionisti. Sono coloro che vivono quotidianamente la realtà aziendale e che possono dare un contributo concreto al miglioramento dei processi e delle scelte.
● Stakeholder esterni: clienti, fornitori, comunità locali, istituzioni, media, associazioni, investitori. Sono tutti quei soggetti che, pur non lavorando dentro l’azienda, ne subiscono l’impatto o ne determinano le opportunità di crescita.
Mappare gli stakeholder significa capire chi sono, quali interessi hanno e quali aspettative portano con sé. Non tutti hanno lo stesso peso o la stessa influenza, ed è proprio per questo che è importante dare priorità alle relazioni più significative.
Ad esempio:
● Un’azienda del settore alimentare dovrà prestare particolare attenzione ai fornitori agricoli e ai consumatori finali.
● Una realtà manifatturiera avrà rapporti strategici con i sindacati e con le comunità vicine agli stabilimenti.
● Una startup innovativa dovrà coltivare con cura il dialogo con investitori e partner tecnologici.
In ogni caso, nessuna impresa è un’isola: capire chi sono i propri stakeholder è il primo passo per coinvolgerli in modo autentico e trasformare le relazioni in un vero patrimonio di valore.
4. Come si fa concretamente?
Non basta chiedere un parere una tantum: serve costruire canali di dialogo costanti, capaci di trasformare le opinioni raccolte in decisioni concrete.
Ecco alcuni strumenti pratici che le aziende possono adottare:
● Survey e questionari: semplici da realizzare, permettono di raccogliere in modo rapido le percezioni e le priorità di collaboratori, clienti o fornitori.
● Interviste e workshop: momenti di ascolto diretto che favoriscono il confronto, l’approfondimento e la nascita di nuove idee.
● Tavoli di consultazione: occasioni periodiche in cui diversi stakeholder si incontrano per discutere temi comuni, come impatti ambientali, diritti dei lavoratori o innovazioni di prodotto.
● Bilanci di sostenibilità partecipati: documenti redatti non solo dall’azienda, ma arricchiti da contributi esterni, per rendere il racconto più autentico e inclusivo.
Ogni azienda può calibrare il grado di partecipazione in base alle proprie dimensioni, risorse e obiettivi. L’importante è che l’impegno sia sincero e coerente, perché gli stakeholder riconoscono subito se vengono ascoltati per forma o per sostanza.
Un’opportunità non un obbligo
Spesso lo stakeholder engagement viene percepito come una pratica complessa, costosa o, peggio, come un adempimento imposto dalle normative. In realtà è tutt’altro: è una grande opportunità per rafforzare la propria impresa e renderla più competitiva.
Coinvolgere i portatori di interesse significa:
● anticipare i cambiamenti del mercato e della società, invece di subirli;
● trasformare i rischi in occasioni di innovazione;
● costruire relazioni solide che resistono anche nelle fasi di crisi;
● differenziarsi come azienda credibile e trasparente in un contesto dove la fiducia è la risorsa più preziosa.
Lo stakeholder engagement non è il “costo” della sostenibilità, ma la chiave che permette di trasformarla in un investimento per il futuro. Perché nessuna impresa cresce davvero se cresce da sola: è solo insieme ai propri stakeholder che può costruire un percorso autentico, duraturo e capace di generare fiducia.
Questa rubrica è realizzata in collaborazione con QSA Srl.