Rilassante, analgesica e persino neuroprotettrice: queste solo alcune delle incredibili proprietà di una pianta chiacchierata come la Cannabis che, tuttavia, ha ancora molto da raccontare, grazie all’azienda Cannabis Dolomitica e alla storia dei suoi tre soci
- Allora Paul, partiamo con la domanda di rito: come nasce Cannabis Dolomitica?
L’azienda nasce ufficialmente nel 2020 qui in Val di Fiemme, ma in realtà il progetto ha una storia lunga di anni, fatta di scelte di vita, amicizia e necessità. Ognuno dei tre soci, Andrea, Miriam ed io, ha portato all’interno di questa avventura una parte del suo vissuto sia personale che professionale, e la sinergia che ne è emersa ci ha consentito di realizzare qualcosa di unico nel suo genere. Andrea, esperto da ormai trent’anni, ha iniziato a studiare la Cannabis per una sua esigenza medica, per cui non esiste ad oggi una terapia convenzionale. Da questa sua necessità sono nati una passione e uno studio approfondito della pianta, cosa che rende possibile il lavoro di tutti noi ad oggi. Miriam, dottoressa in Medicina Veterinaria, si occupa invece di tutti gli aspetti più tecnici dei nostri prodotti, per garantire qualità ed innovazione a tutta la nostra offerta, sempre in linea con le normative vigenti. Infine ci sono io, con un background più commerciale e gestione d’impresa.
- Una cosa che mi incuriosisce molto è la grande varietà di prodotti che offrite: non sapevo si potessero fare così tante cose con la Cannabis
Abbiamo sempre desiderato puntare su questo aspetto. Come ti accennavo prima, Andrea si è avvicinato a questa pianta proprio per motivi di salute e la nostra offerta commerciale è il risultato di tutti quegli anni di studi. La ricerca scientifica ha dimostrato che i principi attivi contenuti nell’infiorescenza della Cannabis Legale, quindi senza il principio attivo stupefacente (THC) portano tantissimi benefici, molti dei quali sono tristemente poco noti. Oltre al famoso effetto rilassante, dall'infiorescenza è possibile ricavare il fitocomplesso ricco di principi attivi in grado di alleviare dolori muscolari, infiammazioni, disturbi del sonno e problematiche legate alla pelle. La letteratura scientifica dimostra che i principi attivi sono inoltre in grado di intervenire positivamente anche su disturbi da stress e attacchi di panico, e possono aiutare persone affette da malattie autoimmuni, fibromialgia e immunodeficienza. Tutto questo è possibile grazie al fatto che i cannabinoidi, cioè i principi attivi della pianta, agiscono sul Sistema Endocannabinoide che è diffuso in tutto il nostro organismo, e rallentano e alleviano i sintomi di questi malesseri.
- Come mai non si parla spesso di tutte queste proprietà?
Diciamo che non tutti hanno avuto modo di conoscere i reali benefici della pianta in prima persona e, sicuramente, la moda e il sensazionalismo del momento non rendono il nostro lavoro più facile. Sono stati proprio questi aspetti più “sconosciuti” a farci avvicinare alla Cannabis: la storia di Andrea l’ho già accennata, ma anche nel caso mio e di Miriam c’è stato un momento - nella vita di entrambi - in cui delle persone a noi care hanno potuto realmente beneficiare dei principi attivi della pianta. Per questo si può dire che, in un certo senso, la nostra attività sia nata proprio con lo scopo di mettere al corrente quante più persone delle qualità incredibili della Cannabis e di contrastare la disinformazione che circola attorno al suo nome.
- Certo, non vi differenziate solo nell’offerta, ma anche nel luogo dove coltivare la pianta! Come mai avete scelto la Val di Fiemme?
In realtà per diversi motivi. Abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare il Trentino - Alto Adige da turisti, per poi trasferirci qui dalla Lombardia per dare una svolta alla nostra vita e intraprendere uno stile e dei ritmi più sani per noi e per le nostre famiglie. Oltre a questo, il microclima della valle è davvero ottimo per far crescere piante sane e robuste, e la nostra piantagione gode di luce solare costante tutto il giorno, acqua fresca e terra di montagna mai sfruttata in maniera intensiva. In altre parole, ci è sembrato il luogo perfetto per intraprendere un’attività che metta la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente al primo posto tra i suoi valori, come la nostra.
- Ultima domanda Paul: come avete vissuto il vostro trasferimento in valle? Ad oggi vi sentite parte della comunità?
Abbiamo trovato un terreno fertile anche in questo senso. Ammetto che inizialmente eravamo un po’ preoccupati e temevamo una certa chiusura, ma alla fine non è stato così: appena la comunità ha capito che eravamo ben intenzionati e desiderosi di avviare un’impresa innovativa nel territorio abbiamo incontrato interesse, apertura e molta curiosità. Questo riconoscimento per noi è stato davvero importante.