
Mattia Bolognani e Andrea Trentini, due giovani soci, sono alla guida di “Gi&Ba by Shipping Dog”, attività di personalizzazione e stampa con sede a Cavalese. In questa intervista ci raccontano il loro percorso e il legame con il territorio.
1. Buongiorno Mattia e Andrea, raccontateci un po' di voi: di cosa vi occupate?
Andrea: Sono in realtà nato a Vicenza, ma mio padre è della Val di Fiemme. Mi sono trasferito qui quando facevo le medie e poi ho frequentato la scuola d’arte a Pozza di Fassa. Per un appassionato di montagna come me, questo è il posto perfetto.
Mattia: La mia famiglia vive in Val di Fiemme da generazioni ed è piuttosto conosciuta in zona. Mio padre è stato prima fruttivendolo, poi ha aperto un ristorante. Io ci ho lavorato per anni, fino a quando Andrea mi ha proposto una collaborazione e ho deciso di cogliere l’opportunità.
Andrea: Insieme siamo soci di Gi&Ba by Shipping Dog. Ci occupiamo principalmente della personalizzazione di capi d’abbigliamento, cappellini, zaini e molto altro, tramite stampa e ricamo.Lavoriamo con molte attività commerciali della valle, fornendo abbigliamento professionale personalizzato. Offriamo anche un servizio ai privati o ai turisti, che magari vogliono portarsi a casa un ricordo della montagna. Ultimamente abbiamo ampliato la nostra offerta includendo la progettazione di loghi, la stampa di biglietti da visita e tutto ciò che riguarda il branding. A volte ci appoggiamo ad altre aziende della zona per richieste specifiche, il che ci fa piacere: è un buon modo per fare rete e offrire un servizio curato e completo. Una parte del nostro store è inoltre dedicata all’abbigliamento tirolese.
Mattia: Non lavoriamo solo su grandi quantitativi: ci fa piacere seguire anche richieste singole, come personalizzazioni di capi che i clienti ci portano direttamente in negozio. Tra i progetti che seguiamo con entusiasmo ci sono, per esempio, le felpe delle varie coscrizioni. È bello vedere giovani che si organizzano per portare avanti questa tradizione, e vederli poi girare per il paese con le nostre felpe è una bella soddisfazione.
2. Quale percorso di vita vi ha portato fin qui?
Andrea: Shipping Dog nasce nel 2015 come e-commerce, negli anni dell’università. Con alcuni amici decidemmo di avviare quest’attività per guadagnare qualcosina in più. All’inizio realizzavamo grafiche online a tema anime/cartoni animati per altri siti, poi abbiamo aperto il nostro. Piano piano ci siamo fatti conoscere vendendo molti pezzi a contatti trovati sui social. Finita l’università, ognuno ha preso la sua strada, mentre io — ingegnere di formazione ma attratto da questo mondo più creativo — ho deciso di continuare. Nel 2020, con l’inizio della collaborazione con Mattia, siamo diventati una società.
Mattia: Ci siamo conosciuti al ristorante dei miei genitori, dove abbiamo lavorato insieme. Ci siamo subito trovati in sintonia, c’era del feeling. Quando Andrea mi ha proposto di entrare in società, ho accettato senza esitazione, credendo nel progetto. Per una felice coincidenza, proprio in quel periodo i vecchi proprietari di Gi&Ba a Cavalese — un’attività che già faceva esattamente ciò che volevamo avviare noi — cercavano qualcuno a cui cederla
prima di andare in pensione. Rilevando la loro bottega, abbiamo mantenuto diverse collaborazioni con ristoranti e alberghi della zona.
3. Il nome della vostra attività, "Gi&Ba by Shipping Dog", è originale e fa sorridere: com’è nato? C’è una storia o un significato particolare dietro questa scelta?
Andrea: Shipping Dog è il nome che l’attività porta sin dal primo giorno, un gioco di parole ispirato al videogioco Sleeping Dogs. Per assonanza è diventato “Shipping”, che calzava bene visto che eravamo un’attività online. Io sono un grande fan del carlino, così ho deciso di farne il logo, creando la silhouette di un cane con il papillon. La cosa curiosa è che ogni tanto riceviamo richieste per la spedizione di cani da un paese all’altro! Oppure capita che qualcuno entri in negozio cercando abbigliamento per cani. Per un periodo abbiamo anche allestito un piccolo angolo foto dedicato agli amici a quattro zampe.
Abbiamo voluto mantenere il nome “Gi&Ba” per riconoscenza verso i precedenti proprietari, che ci hanno dato una grossa mano all’inizio, soprattutto nella gestione del rapporto con la clientela.
4. Per voi, qual è il valore di vivere in valle e far parte della comunità locale?
Andrea: Sicuramente in un posto come questo si crea un rapporto diverso rispetto a una grande città. Ti capita di incontrare clienti per strada con la tua maglietta addosso e scambiare due parole. Impari a conoscere le persone, e a volte nascono anche amicizie. Alcuni passano anche solo per salutare. E poi scopri tante realtà locali che non conoscevi: magari ti chiedono un logo, e intanto ti raccontano della loro attività.
Mattia: Un aspetto positivo di vivere in un territorio come la Val di Fiemme è che molte persone ci tengono a far lavorare le imprese locali. C’è davvero attenzione nel valorizzare le realtà del posto, e noi facciamo lo stesso, cercando collaborazioni con attività vicine.