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Intervista a Casari Marco

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Marco Casari, nato nel 1976, è un imprenditore trasversale. Le sue attività lo impegnano in diversi settori che variano dall’attività di meccanico, gommista, gestore di una lavanderia a gettoni e di un autolavaggio. Inoltre, svolge l’attività di Noleggio con conducente per il servizio Scuolabus. Oggi si racconta e ci spiega come fa a destreggiarsi tra tutte queste attività.

Marco Casari, nato nel 1976, è un imprenditore trasversale. Le sue attività lo impegnano in diversi settori che variano dall’attività di meccanico, gommista, gestore di una lavanderia a gettoni e di un autolavaggio. Inoltre, svolge l’attività di Noleggio con conducente per il servizio Scuolabus. Oggi si racconta e ci spiega come fa a destreggiarsi tra tutte queste attività.

  • Sei un imprenditore estremamente trasversale, che ha ampliato il suo business su diversi rami. Racconta come nasce la tua attività M.G.M. e come ti sei espanso.
    La mia attività nasce nel 2000, il mio primo impiego è stato un lavoro d’ufficio in un’azienda di edilizia. Dopo poco però sono dovuto tornare a casa Castello di Fiemme perché la mia famiglia, che aveva una stazione di servizio, aveva bisogno di una mano sul lavoro. Una volta iniziato quel business non ho fatto altro che cogliere le varie opportunità che si sono presentate. La prima è stata sempre nel 2000, quando un cliente della stazione di servizio mi ha detto di voler cedere la sua licenza di Noleggio con conducente (N.C.C.). Ho pensato che potesse essere una buona idea provare a espandermi in quel campo e quindi l’ho rilevata. La seconda grande occasione è stata nel 2001 quando l’azienda di fianco alla stazione di servizio ha deciso di spostarsi lasciando libero un capannone. Ho pensato che un autolavaggio potesse essere un’ottima attività complementare per la stazione e che potesse avviarsi da sola sfruttando il traffico di clienti che si fermavano, e così è stato. Con il passare del tempo ho aperto un’attività di cambio gomme, all’inizio ci lavoravo solo nei ritagli di tempo e negli spazi della stazione di servizio. Quando ho visto che c’era del margine ho deciso di prendere in affitto un’ulteriore porzione del capannone di cui abbiamo parlato prima e li ho aperto una vera e propria attività laterale. Andava tutto bene, quindi nel 2015 ho deciso di provare ad aprire un’attività completamente diversa, sempre nell’area aderente alla stazione ma che non rientrava nella cura del veicolo. Una lavanderia a gettoni. La fortuna, se vogliamo anche un po’ ricercata, rientra nella scelta del posto che è adiacente alla statale, con un ampio parcheggio e un gran traffico di utenza. In Valle questo servizio era offerto solo a Predazzo, e con tutti i residence, le case in affitto e gli Hotels era una fetta di mercato ancora molto poco esplorata. Quindi ho detto “Proviamoci!”
  • Quindi non ti sei mai voluto accontentare, hai sempre voluto esplorare nuovi settori ed evolverti!
    Si, ma in realtà è anche una mentalità legata alle opportunità. La vita ci mette davanti diversi treni per tentare di evolverci in diversi modi, è importante non lasciarli passare. Anche se la chance della lavanderia poteva sembrare poco inerente a quello che era il mio mercato di competenza io ero sicuro che poteva essere un’attività con un senso e con un mercato qui in Valle. Ho rischiato ma sapevo che poteva valerne la pena! 
  • Da un punto di vista imprenditoriale è difficile gestire diverse attività? Sei impegnato in prima persona in tutte o deleghi?
    Sono impegnato in più o meno tutti i rami delle mie attività, alcune come la lavanderia e l’autolavaggio essendo self-service richiedono un impegno di tempo minimo. Il resto della mia giornata lavorativa lo divido tra il servizio di N.C.C. e l’attività di gommista. Da 4 anni ho assunto un collaboratore ma prevendo di aumentare il numero di persone assunte.
  • Hai gestito quindi diversi avvii di attività, che secondo molti è la parte più critica, com’è stato?
    Come ho detto sono stati rischi ponderati, tutte le attività che ho avviato portavano con sé il normale rischio di un nuovo inizio ma sapevo che godevano di un flusso di persone sicuro dato dall’ottima posizione e dalla garanzia di trovarsi collegate ad altre attività già avviate. Mi sono buttato, ma non alla cieca. Lo scopo è stato creare una sorta di percorso del cliente. Un’utente veniva per rifornire, cambiava le gomme se ne aveva bisogno, lavava l’auto e, magari, se fosse stato in vacanza si sarebbe fermato un secondo a lavare i vestiti. Alla fine, ho sempre aggiunto un servizio ai clienti abituali che erano molto felici di quello che davo loro.
  • Concludiamo, da qui al prossimo futuro come ti vedi?
    Vorrei arrivare ad essere imprenditore a tempo pieno, quindi riuscire ad assumere sufficienti persone per poter delegare interamente il lavoro e dedicarmi solamente al lato più imprenditoriale!