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Intervista a Dellantonio Manuel

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Da ben 41 anni il nome Scorpion è sinonimo di affidabilità e tradizione. Manuel Dallantonio e suo padre Flavio portano avanti una storia fatta di lavoro e di passione, legati a corda doppia ad un territorio che da sempre chiamano casa.

  • Manuel, la vostra è un’attività che ha parecchi anni di storia. Come è iniziata questa avventura?
    E’ stato mio padre, nell’82 ad avviare l’agenzia. Prima lavorava in un pastificio ma all’età di trent’anni ha deciso di mettersi in gioco e cominciare a studiare per gli esami di agente immobiliare. All’epoca non c’erano molte agenzie nelle nostre zone e per questo in tanti hanno provato a dissuaderlo dal tentare l’impresa. Certo, partire da zero non è mai facile, ma pian piano le cose hanno cominciato a prendere forma fino a portarci dove siamo oggi. Fondamentale, in questo senso, è stato il supporto della comunità di Predazzo, dove è cresciuto mio padre, che ha saputo credere nel suo progetto imprenditoriale nel corso dei quarant’anni di attività. Infatti ci capita spesso di ricevere da clienti, ormai anziani, gli stessi appartamenti che mio padre aveva venduto loro anni prima, proprio perché memori della bella esperienza fatta e sicuri di essere trattati nel migliore dei modi. Altre volte invece abbiamo a che fare con clienti provenienti da fuori trentino, soprattutto per le seconde case, e con loro il rapporto è piuttosto semplice, poiché si fidano della nostra conoscenza del territorio quasi ciecamente.
  • E’ incredibile come un’azienda come la vostra sia in grado rimanere al fianco della propria comunità nel corso di quasi una vita. Dev’essere una bella sensazione
    Lo è davvero. Essere riconosciuti come affidabili da una comunità come quella delle nostre valli non ha prezzo. Il fatto che molte delle nostre compravendite recenti siano, di fatto, immobili che in passato avevamo venduto noi, ci fa sentire davvero coccolati. Pensa che ci capita più spesso di avviare conversazioni con i nostri clienti in giro per il paese, piuttosto che in ufficio! Inoltre, avere una presenza sul territorio da più di quarant’anni ci consente di essere avvantaggiati rispetto alle nuove agenzie, che magari hanno bisogno di più tempo e di più energie per farsi conoscere.
  • Parlando di te invece: hai sempre desiderato lavorare con tuo padre o è una cosa alla quale sei arrivato dopo un tuo percorso?
    Io sono geometra. Ho lavorato per anni da ingegneri, architetti e geometri, per poi legarmi ad una ditta specializzata nella realizzazione di centri benessere per ben 19 anni. Lì mi occupavo della progettazione dei centri wellness, soprattutto sulle navi, seguendo tutta la parte di cantieristica dei progetti con non poche responsabilità. Nonostante questo ho sempre coltivato l’idea di voler lavorare con mio padre, anche se per anni non c’erano le condizioni necessarie. Poi, nel 2019, ho preso la decisione di licenziarmi e di intraprendere questo nuovo percorso, anche con una certa fatica: mi svegliavo alle quattro di mattina per studiare e dovevo sostenere tutti i corsi e gli esami a Trento, ma alla fine ce l’ho fatta e nel giro di qualche tempo ho iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia. Con l’occasione del mio arrivo abbiamo deciso di ristrutturare e ampliare l’ufficio e rifare il sito web, rinnovando così l’immagine storica dell’impresa.
  • Una domanda molto schietta: come mai questo cambio repentino di stile di vita?
    Mi ha sempre affascinato l’idea di lavorare in agenzia, tuttavia essere dipendente ti porta a vivere in una comfort zone fatta di sicurezze e routine. Con il passare degli anni mi sono reso conto che non sentivo più il lavoro come mio e che, di fatto, non ero felice, ma il timore di cambiare e la paura di mettermi in proprio hanno reso difficile fare il salto. Alla fine ho preso coraggio e, con il senno di poi, mi pento di non averlo fatto prima.
  • E per quanto riguarda il nome dell’azienda? A questo punto, prende la parola il fondatore dell’azienda Flavio Dallantonio.
    Un sacco di agenzie scelgono il loro nome legato alla casa o alla montagna, io invece volevo fare qualcosa di diverso, così ho scelto il segno zodiacale. Direi che c’ha portato fortuna: siamo ancora qua!