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Intervista a Dellasega Andrea

Dellasega Andrea

Flessibilità, la chiave per innovare

Andrea Dellasega ha 35 anni, è di Predazzo e da quasi un anno ha rilevato le quote di due società di famiglia, la Thermodolomiti e la Autotrasporti Fiemme. Il maltempo di fine ottobre 2018 ha confermato una delle sue convinzioni: occorre essere flessibili e pronti per saper sfruttare ogni opportunità.

  • Raccontaci del tuo percorso fino qui: partiamo dai tuoi studi.
    Ho frequentato per 5 anni l’istituto alberghiero, non so bene spiegare perché. In famiglia avevamo un albergo, ma non ho mai pensato di lavorare in quel settore. Sapevo già quello che mi piaceva fare e che la mia passione era nel campo degli autotrasporti.
  • E quindi hai iniziato a lavorare presto nelle ditte di famiglia.
    Si esatto, dopo la maturità, appena l’età me lo ha consentito ho preso la patente del camion e ho iniziato a lavorare in azienda. Dieci anni fa sono diventato socio. Lo scorso anno, a giugno, ho rilevato dai miei zii le quote delle due società di famiglia che ora gestisco con mio padre da socio di maggioranza.
    La Thermodolomiti da oltre 40 anni commercializza, soprattutto in Val di Fiemme e Fassa, prodotti petroliferi per il riscaldamento e l’autotrazione, oltre a olii lubrificanti.
    La Autotrasporti Fiemme è nata nel 1979 e si è specializzata nel trasporto con cisterne nel settore petrolifero ed alimentare, da trent’anni collabora con il pastificio Felicetti per il trasporto della farina.
  • Gestire due aziende attive da oltre quarant’anni è un compito impegnativo. Che innovazioni hai portato in azienda?
    Devo dire che ho preso in mano due aziende ben avviate e sane. Il mio approccio è stato da subito di attenzione al rinnovamento tecnologico e alla strumentazione, indispensabile per essere all’avanguardia. Così come lo è avere un parco automezzi flessibile e pronto.
    In questi tempi i clienti non hanno pazienza, programmare è sempre più difficile, farlo a mesi di distanza quasi impossibile. Le persone fanno richieste che hanno bisogno di vedere soddisfatte in tempi brevissimi.
    Il maltempo di fine ottobre 2018 mi ha convinto ancora di più di quanto sia necessario essere pronti e flessibili.
  • In che senso?
    Quella grande e inaspettata perturbazione ha fatto dei danni grandissimi nei nostri territori, sono caduti migliaia di alberi in tutta la valle. Per chi lavora nel mio settore e in qualche altro ed è stato capace di attivarsi in fretta è diventato una nuova opportunità di indotto. Dai boschi vanno raccolti e spostati gli alberi abbattuti e nei prossimi due anni questa attività sarà molto intensa. Certo poi probabilmente ci sarà una flessione, ma credo che comunque ci sarà richiesta di legname.
  • Ti preoccupa che il mercato petrolifero per via del lento ma costante cambiamento delle abitudini sia in contrazione?
    Quello dei prodotti petroliferi è un mercato in calo a causa delle varie alternative che ci sono nel mercato odierno. Non subirà però un arresto veloce, ma una lenta decrescita per una decina di anni ancora e ci sarà il tempo per pian piano adattarsi alle alternative. Inoltre, la flessibilità del mio parco automezzi mi permette di lavorare bene e meglio in altri settori.
    Negli autotrasporti oggi, per quello che vedo e sento confrontandomi con collaboratori e concorrenti, c’è da fare per tutti. Basta rimanere aggiornati e prepararsi ai cambiamenti.