Chiara Doliana ha da poco assunto la gestione della libreria di Predazzo, che ha rinominato Capitolo 3. Dopo aver affiancato i precedenti gestori per qualche mese, ha deciso di affrontare questa nuova avventura con grande entusiasmo.
- Raccontaci un po’ di te: di cosa ti occupi?
Mi chiamo Chiara, ho 36 anni e vivo a Bellamonte. Sono nata in Val di Fiemme e alla fine non me ne sono più andata: la valle è sempre stata casa. Da poco ho rilevato la libreria di Predazzo, che ho riaperto da circa un mese con un nuovo nome: Capitolo 3. L’ho scelta così perché questa è la terza gestione della libreria, nata negli anni ’80 come Discovery. Mi piaceva l’idea di rendere omaggio alla sua storia e a chi l’ha portata avanti prima di me. Sono una neofita del settore: quest’estate ho lavorato per due mesi con i precedenti gestori e lì ho imparato le basi della gestione di una libreria. Mi è piaciuto così tanto che ho deciso di buttarmi e aprire il mio “capitolo”. La libreria lavora a stretto contatto con la nuova biblioteca di Predazzo, da poco rinnovata sia negli spazi che nell’organizzazione. È una collaborazione viva, reciproca: ci sosteniamo negli eventi e, durante gli incontri estivi con gli autori, mi occupo della vendita dei libri direttamente sul posto. Il primo evento ospitato in libreria è stato la presentazione di un libro per bambini scritto da un’autrice fassana. Accogliere le persone nel mio spazio, finalmente pieno di voci e curiosità, è stato davvero emozionante. Quello che continua a sorprendermi ogni giorno è l’atmosfera che si respira tra gli scaffali: molti entrano anche solo per scambiare due parole. La libreria sta diventando un piccolo punto d’incontro, un luogo che unisce persone diverse attraverso la stessa passione: i libri. - Quale percorso di vita ti ha portato fin qui?
Per anni ho lavorato nella ristorazione: un lavoro bello ma impegnativo, con orari pesanti. A un certo punto mi sono stufata e sono passata a fare la segretaria in uno studio dentistico, un lavoro completamente nuovo per me. Poi è arrivata la voce che la storica libreria di Predazzo stava per passare di mano. Ho sempre avuto una grande passione per i libri, ma era rimasta un hobby un po’ in disparte. Quando si è aperta questa possibilità, e dopo aver conosciuto i gestori – persone davvero accoglienti – ho capito che era il momento giusto. Oggi sono l’unica gestrice, ma per fortuna ho una famiglia che mi sostiene. Così è iniziata questa nuova avventura. - Che tipo di libri cercano i tuoi clienti e che atmosfera si respira in libreria?
La sensazione è che ci sia un ritorno di attenzione verso i negozi locali, e questo è incoraggiante. In libreria passano persone di ogni età e i libri per bambini sono sempre tra i più richiesti. In estate l’afflusso di turisti cambia tutto: vanno a ruba guide di trekking, cartine, guide di arrampicata, insieme ai libri che raccontano la montagna o suggeriscono itinerari per famiglie. Durante l’anno i lettori si orientano soprattutto su narrativa, gialli, classici e romanzi leggeri da leggere nei momenti di relax. Una delle cose che amo di più è consigliare libri. Molte persone vengono proprio per chiedermi consiglio. E visto che ci avviciniamo al Natale, lascio due suggerimenti perfetti per entrare nell’atmosfera: Orbital di Samantha Harvey, leggero, delicato, una vera lettera d’amore alla Terra. I canti di Natale di Charles Dickens, un classico che non ha bisogno di presentazioni. - Per te, qual è il valore di vivere in valle e far parte della comunità locale?
Per prima cosa il territorio, si respira natura in ogni angolo ed è meraviglioso. Poi il senso di comunità, qui ci si sente davvero parte di un gruppo. Le iniziative coinvolgono tanto la popolazione e la valle sa accogliere anche chi arriva da fuori. Ci sono giovani che lasciano la valle per poi tornare, portando idee nuove e arricchendo tutti. Mi ha colpito molto anche la disponibilità degli altri esercenti: mi sono sentita accolta, sostenuta e mai in competizione con nessuno. È una rete collaborativa, un aiuto reciproco continuo. Mi sento fortunata a vivere qui.