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Intervista a Lozzer Emil

Lozzer Emil

Emil Lozzer ha soli 23 anni e con il padre e la madre gestisce l'Agritur Maso Fior di Bosco in Valfloriana. Biologico, autoproduzione, chilometro zero, sono le parole d’ordine del maso contadino della Valfloriana preferito dagli amanti della natura.

  • Raccontaci la tua storia. Qual è stato il percorso che ti ha portato ad affiancare i tuoi genitori nella gestione della vostra attività?
    L’Agriturismo è stato costruito dai miei genitori nel 2002, prima esisteva la stalla, costruita nel ‘98 quando sono nato io. Sono cresciuto all’interno di questo ambiente e lo sento più che mio ed essendo figlio unico, sento la responsabilità di continuare la tradizione familiare che i miei genitori hanno iniziato. Ho fatto 5 anni di scuola alberghiera a Merano e dopo mi sono stabilito qui nel 2017, anno in cui abbiamo fondato la società vera e propria insieme a mio papà e mia mamma.
  • Quali sono i valori che contraddistinguono il vostro agriturismo?
    Sicuramente il nostro agriturismo è contraddistinto dalla filiera. Partendo dalla stalla fino alla produzione dei nostri prodotti: latticini, carne di maiale, carne di manzo, uova. Un altro valore aggiunto è dato dal fatto che la nostra azienda è dotata di certificazione biologica da quando è nata, in quanto tutto ciò che vendiamo e cuciniamo è 100% biologico e a “km 0”.
    Infine, ci identifichiamo come una casa contadina e quindi chi viene a farci visita può ritrovare e riscoprire i valori della tradizione.
  • Puoi spiegarci qual è l'origine del nome del vostro agriturismo “Maso Fior di Bosco”?
    L’unica cosa che posso dire a riguardo, visto che non me lo sono mai chiesto e non penso ci sia un vero significato dietro, è il fatto che ogni camera dell’agriturismo abbia il nome di un fiore, in particolare dei fiori della nostra valle.
  • Che ruoli avete all’interno della vostra organizzazione e come vi trovate a lavorare insieme familiarmente?
    Nei periodi di apertura dell’agriturismo io e la mamma ci occupiamo principalmente della cucina e del personale che ci lavora attorno, mentre il papà fa il servizio in sala, altrimenti si dedica alla vendita dei formaggi nei vari mercati e negozi. Abbiamo anche una persona esterna che si occupa della stalla. Quando siamo chiusi, c’è comunque da fare tra produzione dei nostri prodotti e gestione degli ordini.
    In un ambiente familiare come il nostro non mancano le discussioni a volte, ma riusciamo sempre a trovare un accordo insieme, così come ogni decisione che riguarda l’agriturismo viene presa con il consenso di tutti i componenti.
  • Puoi parlarci un po’ dei vostri animali e del rapporto che avete con loro?
    Noi alleviamo solo grigio alpine, che è una razza di vacche autoctone in via di estinzione: sono un po’ meno produttive di quelle “industriali” però si adattano molto bene ai nostri territori perché più robuste e forti. Ogni vacca ha un nome e una storia, perché per noi conta il rapporto personale con ognuna di loro. Poi abbiamo maiali, galline che ci servono ad ottenere i prodotti per il nostro agriturismo. Gli animali fanno parte della casa e alla gente che viene a visitarci piace vedere questo lato agricolo mischiato a quello turistico.
  • Quali sono i vostri clienti?
    La clientela è composta per il 90% da persone italiane e si può definire come clientela molto “selezionata”, in quanto sono soprattutto amanti della natura e dei prodotti biologici. Molti vengono con il cane o in generale con il proprio animale domestico; infatti, la nostra è una struttura pet-friendly. La famiglia è il cliente abituale, ma anche la coppia o comunque persone a cui piace fare passeggiate e stare in tranquillità, lontano dalla confusione ordinaria e anche dalla confusione dei centri turistici delle vicinanze.
  • Hai introdotto qualche novità nella gestione dell’agritur? Appartieni a una generazione diversa, forse hai uno stimolo diverso rispetto ai tuoi genitori?
    Grazie alla scuola e alle mie esperienze personali ho contribuito anch’io con qualche idea di innovazione: ad esempio con l’apertura dello shop online che permette alle persone che ci visitano d’estate di ordinare i nostri prodotti durante la stagione invernale e di farseli arrivare direttamente a casa. Poi naturalmente qualche innovazione in cucina o sulla produzione dei formaggi.
  • Quali sono i piatti della cucina tipica che proponete? Quale piatto del vostro menu consiglieresti e perché?
    Tutto parte da quello che produciamo noi, dalla carne, alle uova, ai formaggi. La nostra è una cucina soprattutto tradizionale, mischiata però anche con un po’ di modernità cercando di andare sempre incontro alle esigenze della clientela. Come antipasti sicuramente abbiamo i nostri salumi e formaggi prodotti interamente da noi, accompagnati da vari contorni come il tortel di patate o la tosella fatta in maniera un po’ innovativa, con una panatura particolare, e infine la carne salada. Come primi abbiamo la pasta fresca che facciamo con le nostre uova e tutti i vari gnocchi, canederli fatti in casa insieme ai sughi vari. Come secondi abbiamo la nostra carne, sia di maiale che di manzo, alla griglia oppure il brasato oppure ancora le costine di maiale fatte con una salsa particolare con il nostro miele. Qualcosa di selvaggina della zona c’è sempre. Infine, i dolci fatti con il nostro yogurt, con la nostra panna e con le nostre uova.
    Il piatto più apprezzato sono le costine di maiale fatte con una salsa di miele particolare che facciamo noi.
  • Parlando di turismo e di territorio com'è il tuo rapporto con la Val di Fiemme e la sua realtà?
    Noi viviamo in Valfloriana che è questo piccolo comune in fondo alla val di Fiemme, tra la val di Fiemme e la val di Cembra. Non essendo nel fulcro turistico della Val di Fiemme, la gente che viene qui ci viene perché ci ha cercato e non perché siano di passaggio. Molti clienti del nostro ristorante vengono dalla Val di Fiemme. Siamo soci dell’Apt e portiamo i nostri prodotti da vendere in alcuni negozi e tra i mercati contadini della valle.
  • Come vi fate trovare dai clienti?
    Grazie alla nostra presenza nei mercati contadini e nei negozi delle valli intorno a noi, negli anni siamo riusciti a creare una buona quantità di clientela affezionata. Il nostro ristorante è ben frequentato da persone delle valli che ci circondano durante tutto l’anno, poi un contributo sostanziale arriva anche naturalmente dal passaparola e dalle raccomandazioni dei nostri clienti.
  • Ci sono dei progetti futuri, avete qualche sogno nel cassetto che non avete ancora realizzato?
    Negli ultimi anni abbiamo continuato ad investire nel nostro agriturismo: abbiamo creato una nuova sala con un arredamento un po’ più moderno, ad esempio, abbiamo rifatto la sala da pranzo e in generale abbiamo fatto delle migliorie in tutte le nostre strutture. Abbiamo acquistato terreni abbandonati e li abbiamo riportati al prato in modo anche da ampliare il panorama per i nostri clienti. I nostri progetti futuri si basano sostanzialmente sulle migliorie delle nostre strutture, dalle camere al ristorante.