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Intervista a Martignon Mirko

RoomMate

Mirko Martignon ha 24 anni ed è della Val di Fiemme. È nato e cresciuto a Castello di Fiemme e dopo aver studiato informatica a Rovereto si è spostato a Bologna per iscriversi ad ingegneria informatica. Mirko è un appassionato di tecnologie, lean startup, agile project management e da sempre interessato al miglioramento continuo.

Applicare, eseguire, essere resilienti. È questo il mantra di RoomMate, un gruppo di ragazzi che ha creato “Estelle”, la più innovativa piattaforma di gestione immobiliare per proprietari, gestori ed inquilini per affitti a medio e lungo termine. La piattaforma comprende anche l’applicazione Spaces, che fornisce strumenti e i servizi necessari per semplificare la condivisione della tua vita in appartamento.

Mirko, Matteo, Mattia e Francesco si sono conosciuti in università a Bologna ed è proprio qui che nel 2017 è nato il loro progetto, RoomMate, volto alla digitalizzazione di tutti i processi di gestione immobiliare.

Mirko Martignon ha 24 anni ed è della Val di Fiemme. È nato e cresciuto a Castello di Fiemme e dopo aver studiato informatica a Rovereto si è spostato a Bologna per iscriversi ad ingegneria informatica. Mirko è un appassionato di tecnologie, lean startup, agile project management e da sempre interessato al miglioramento continuo. Nella vita si occupa dello sviluppo software, analisi di dati e strategia di crescita d’impresa. A Bologna ha conosciuto Matteo Bucci, 25 anni di Urbino, Mattia Raffaelli, 26 anni di Riccione e Francesco Cotugno, 31 anni di Firenze.

  • Come nasce la vostra idea di creare RoomMate?
    Come tutti gli universitari, anche noi eravamo in affitto e ci siamo resi conto di quanto possano essere problematiche e complicate la gestione e l’organizzazione tra persone che abitano nella stessa casa. Perciò abbiamo deciso di ideare un’applicazione - RoomMate - che consentisse agli studenti di organizzare al meglio la propria vita in casa, dalle faccende domestiche alle scadenze delle bollette. L’idea originale ha portato allo sviluppo di un’app per smartphone gratuita che fornisce strumenti e servizi necessari per semplificare la condivisione della vita in appartamento, pensata per studenti e lavoratori.
  • Che percorso avete svolto per far crescere la vostra attività? In che maniera avete sviluppato la vostra idea iniziale?
    Dopo un periodo di incubazione a Bologna e un’accelerazione a Firenze, abbiamo preso parte ad un percorso di accelerazione d’impresa nel programma internazionale “Fit4Start” organizzato da LuxInnovation, agenzia statale lussemburghese. Lì abbiamo sviluppato un secondo prodotto grazie al quale stiamo crescendo, Estelle. Si tratta di un software web gestionale rivolto a coloro che hanno in gestione diversi appartamenti. Grazie a questo applicativo i nostri clienti possono risparmiare tempo nella gestione delle loro proprietà e ottimizzare la propria relazione con gli inquilini, ricevere i pagamenti dell’affitto direttamente dall’app, gestire le manutenzioni, la fatturazione, e molto altro. L’obiettivo di integrare questo secondo prodotto al primo è dato dalla nostra volontà di offrire un servizio che copra a 360 gradi la gestione dell’appartamento e il coinvolgimento dei vari attori, quindi dai coinquilini/inquilini ai gestori e proprietari di case e appartamenti.
  • Come mai avete chiamato questo software Estelle?
    C’è un aneddoto curioso e se vogliamo simpatico inerente alla scelta del nome per questo secondo prodotto. Nell’estate del 2019 io e i miei soci eravamo a Lussemburgo, stavamo seguendo il programma di accelerazione di cui abbiamo parlato in precedenza. Avevamo trovato una casa in affitto per qualche mese, era un periodo di stress nel quale lavoravamo molto per finire il prototipo ed ottenere la “graduation” di Stato. In quel periodo la proprietaria di casa si lamentava per un elettrodomestico che si era rotto, faceva fatica rapportarsi con noi e si era creata una situazione di tensione generale. Ad una settimana dalla presentazione del prototipo non avevamo ancora scelto il nome, quindi, il tale circostanza, abbiamo deciso di chiamarlo proprio come la nostra proprietaria di casa, convinti che questo nuovo gestionale le avrebbe sicuramente consentito di migliorare la gestione dei propri appartamenti.
  • In che modo il coronavirus ha influenzato il vostro modo di lavorare?
    Il coronavirus ci ha inizialmente un po' ostacolato dal punto di vista della produttività, come è successo a tanti. Nonostante ciò abbiamo sempre lavorato da remoto e ci siamo sentiti spesso tramite videochiamate. Chiaro, il nostro lavoro è principalmente al computer, quindi siamo stati coinvolti solo indirettamente. Ciò che ci manca di più è condividere maggior tempo assieme e con altri startupper nelle sale di lavoro comune, come eravamo abituati a fare, per scambiare le idee e sviluppare relazioni.
  • Sogni e obiettivi per il futuro
  • Attualmente stiamo crescendo, abbiamo molti nuovi contatti e clienti soprattutto grazie all’ultimo prodotto. Siamo in crescita in Italia ed in Lussemburgo. La nostra intenzione è quella di affacciarci anche al mercato francese, belga e tedesco. A fine ottobre abbiamo raccolto 475.000 euro di finanziamento da un gruppo di business angel esperti nei settori immobiliare, proptech e fintech, principalmente lussemburghesi.
    In questo momento stiamo allargando il team assumendo nuovi collaboratori con cui proseguire questo bel viaggio. Il nostro obiettivo è diventare il punto di riferimento nella gestione delle proprietà, sviluppare ulteriori funzioni per poter offrire un’offerta ancora più completa e rivolgerci ai mercati di tutta Europa.