Newsletter aziende

Intervista a Vanzetta Alberto

Vanzetta Alberto

Una gestione tradizionale ma al passo con i tempi

Il forte legame con l’attività di famiglia e la determinazione nel puntare a farla crescere ogni giorno. La passione per la cucina e le nuove tecnologie. Ecco la storia di Vanzetta Alberto, ventiseienne di Ziano.

  • Raccontaci un po’ di te, della tua esperienza prima di diventare cuoco e di perché hai deciso di prendere in mano l’albergo.
    Sono di Ziano di Fiemme e dopo aver ottenuto il diploma di cuoco presso l’istituto alberghiero di Merano ho deciso di rifiutare alcune offerte di lavoro al di fuori della valle per puntare sulla crescita dell’azienda di famiglia, l’albergo Genzianella di Ziano, dove da anni ricopro il ruolo di cuoco all’interno della cucina del ristorante. Attualmente gestisco anche la parte informatica e di relazioni con i clienti dall’estero, poiché sono sempre stato appassionato di computer e parlo alcune lingue straniere. Il nostro hotel, essendo da sempre a gestione familiare, conta pochi dipendenti e ciò mi ha spinto a mettermi in gioco su più livelli, impegnandomi e crescendo di anno in anno su tutti gli ambiti lavorativi concernenti l’attività, e appassionandomi all’idea di “ciò che è un hotel”.
    Durante la stagione le ore di lavoro sono tante, ma altrettante sono le soddisfazioni ne conseguono. Il forte legame con l’attività fondata da mia nonna 53 anni fa e portata avanti negli ultimi 20 anni da mio padre, assieme alla determinazione nel puntare a farla crescere ogni giorno, sono le ragioni principali per cui ho deciso di rimanere qui.
  • Quali sono le innovazioni che la tua giovane gestione hanno portato in cucina e nella gestione dell’albergo in generale?
    In cucina propongo le ricette di mia nonna, che gestiva i fornelli fino a pochi anni fa, cercando di mantenere la tradizione al passo con i tempi. Oltre all’esigenza di innovare per proporre qualcosa di diverso, è necessario andare incontro alle richieste del mercato che negli ultimi anni sono cambiate piuttosto radicalmente; in quest’ottica, ripropongo le ricette di una volta in chiave più leggera.
    Per quanto riguarda la gestione e la promozione dell’hotel, pur mantenendo modelli di ospitalità genuini, ho iniziato a usare strumenti di marketing e informatici fino ad ora poco utilizzati, che stanno portando non pochi vantaggi all’attività. In questo senso, è risultato molto utile il percorso di consulenza di due anni intrapreso assieme alle Casse Rurali, che mi ha permesso di entrare in contatto con esperti del settore e acquisire nuove competenze che da solo avrei avuto difficoltà a reperire.
  • Per quanto riguarda l’inserimento della vostra attività nell’economia della valle, quanto collabori con altre aziende del territorio e in che modo sfrutti i prodotti a “km 0”?
    Purtroppo, i prodotti del territorio sono costosi, limitati e molto richiesti, per cui se li accaparrano ristoranti alberghi che hanno più disponibilità economiche oppure vengono esportati al di fuori del territorio e venduti direttamente al pubblico. Sopperisco a queste mancanze recandomi di persona a raccogliere erbe o frutti selvatici (ad esempio l’asparago selvatico) durante i mesi primaverili ed estivi, o comprando prodotti che provengono da fuori valle – ormai di facile reperibilità – riuscendo comunque a offrire una cucina di ottima qualità.
    Invece collaboriamo più facilmente con le aziende del territorio nel campo della manutenzione e della logistica.
  • Dove ti vedi tra 5 anni?
    Mi piacerebbe continuare, migliorare, portare avanti ciò che la mia famiglia ha costruito con tanta passione e tanti sacrifici, trasmettendo ai nostri ospiti un'ospitalità autentica e famigliare. Con la consapevolezza che, ai nostri giorni, gestire la propria attività imprenditoriale è difficile e bisogna continuamente mettersi in discussione.