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Intervista a Varesco Daniel

Varesco Daniel

La storia di un’azienda che ha fatto della Val di Fiemme e dei suoi abitanti la sua famiglia

La storia di VAP parte, come nelle migliori storie d’innovazione, da un garage. Proprio in un box auto a Carano in Val di Fiemme lo zio di Daniel Veresco avviò un’attività di torneria nel lontano 1978. Di anno in anno l’azienda ha continuato e continua a crescere e a specializzarsi nel mercato della minuteria metalmeccanica, restando legata alla val di Fiemme ed ai suoi abitanti, che sono ormai dei membri della famiglia e vanto dell’azienda.

Raccontaci un po’ la tua storia.
Io sono nato e cresciuto in Austria, dove si era trasferito per amore mio padre che aveva iniziato a lavorare in azienda insieme a mio zio. Il mio legame con la valle e l’attività è sempre stato molto intenso: sin da piccolo trascorrevo le mie estati in Val di Fiemme dove avevo la possibilità di curiosare e di capire pian pianino di cosa si occupava Vap.
Nel 2007 ho iniziato a sentire il richiamo della valle e così ho deciso di tornare alle mie radici, inserendomi nell’azienda di famiglia. Con il supporto e la supervisone di mio zio Alfredo, inizio così il mio percorso all’interno di Vap: sono partito dalla gavetta sperimentando e conoscendo tutti i diversi rami dell’azienda per giungere ad affiancare mio zio nella direzione, occupandomi principalmente del contatto con il cliente.

Quando è nata l’attività?
L’azienda è stata fondata nel 1978 da mio zio Alfredo, che dopo una lunga esperienza lavorativa come tornitore in Svizzera ha deciso di rientrare in valle e di avviare la sua attività. Così insieme alla moglie Angelina ha iniziato a lavorare nel garage di casa sua a Carano. Dopo un periodo di rodaggio, nel 1988 mio zio Alfredo si è trasferito a Castello di Fiemme. Ormai erano in quindici persone a lavorare nell’azienda ed iniziavano ad essere stretti nel garage di casa. Dal 2012, la nostra azienda di 42 dipendenti ha trovato casa qui a San Lugano.

Di cosa si occupa la tua azienda?
Agli albori la nostra attività era nota come bulloneria, poi abbiamo iniziato a specializzarci di più nel settore della metalmeccanica, nello specifico negli strumenti di controllo di pressione, temperatura e di livello liquido. Attualmente ci occupiamo della produzione di minuteria metallica di alta precisione per vari settori che vanno da quello agroalimentare sino al medicale. Siamo dei terzisti che, sulla base dei disegni commissionatici dai clienti, produciamo uno stock che può variare dai cento ai centomila pezzi con le nostre frese e torni a controllo numerico. La nostra richiesta, infatti, arriva per il 70% dall’estero e nello specifico dalla Germania, dall’Austria e dalla Svizzera.

All’interno di quest’era dell’industria 4.0 la vostra attività come si colloca?
Ci occupiamo della produzione di sensori che sono molto richiesti oggi giorno nelle attività dell’Industria 4.0. Di conseguenza, pur essendo dei terzisti, dobbiamo sempre restare aggiornati con l’evoluzione delle nuove tecnologie per rispondere al meglio alle richieste dei nostri clienti. E questo ci porta anche ad essere particolarmente attenti ed informati sulle pratiche della sostenibilità: il prossimo anno infatti andremo ad ottenere la certificazione ambientale iso 4000 che attesta la nostra attenzione per l’ambiente e le continua ricerca di materiali che non vadano a danneggiare il territorio che ci circonda.

A tal proposito com’è il vostro legame con la Val di Fiemme?
Il legame con la valle ed i suoi abitanti è fondamentale per noi: ci hanno proposto, infatti, più volte di cambiare sede e trasferirci in dei poli industriali più agibili per alcuni aspetti, ma noi ci siamo sempre rifiutati. La nostra azienda si basa soprattutto sul forte legame con i dipendenti, che sono cresciuti con noi passo dopo passo e che sono praticamente tutti del territorio della Val di Fiemme e delle zone limitrofe. Certi collaboratori sono con noi da trent’anni: noi abbiamo investito molto nella formazione del personale attraverso un percorso di kow-how perché crediamo che la potenzialità delle macchine debba essere supportata dalla grande competenza dei nostri dipendenti.