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Intervista a Ventura Federico

Federico Ventua

Artigiano, innovatore o semplicemente un artista?

Ventura Federico è un ragazzo della Val di Fiemme, il luogo ideale dice perché permette di stringere rapporti veri con la clientela. È definito da alcuni un artigiano, da alcuni un artista, da altri un innovatore. Lo abbiamo intervistato per capire meglio cosa fa.

Raccontaci un po’ di te e di come sei arrivato a fare quello che fai.
Sono Federico Ventura ho 37 anni. Ho studiato al liceo scientifico e ho sempre avuto una forte predisposizione ad apprendere e sperimentare fin dalla piccola età. Dopo una breve esperienza come spazzacamino, ho cominciato come falegname, fumista e poi da dipendente a collaborare alla realizzazione di stufe tradizionali e avveniristiche con Nicola Zancanella di Molina di Fiemme.
Con l’arrivo della crisi, ho preso la decisione di mettermi in proprio, sia per la mia voglia di iniziare a “camminare da solo” che per alleggerire l’azienda in cui lavoravo. Queste esperienze diverse mi hanno formato in svariati ambiti. Ho imparato la precisione nel trattare il legno, la capacità di costruire murature, piastrelle e, con le “case clima”, ho appreso l e basi dell'isolazione.
Ho iniziato a innovare costruendo piccole cose per la mia casa, alcune tradizionali altre personalizzate. Ho modificato ogni parte dell’arredo, volevo rendere la mia casa davvero unica. Così ho capito davvero la mia vocazione.

E come è avvenuto?
Ho passato molto tempo da solo per sperimentare i materiali adatti alle mie opere. Guardandomi indietro ora non potevo fare scelta migliore. Ed è nata così la mia vita da artigiano, artista, innovatore. Non so nemmeno io come definirmi. Cerco di trasmettere nelle mie creazioni tutte le mie esperienze tecniche e artistiche per soddisfare ogni mio cliente con opere su misura.
Cerco si arrangiarmi in qualsiasi cosa che faccio, ogni piccolo problema mi invoglia a trovare una soluzione migliore. La passione mi spinge a dare sempre il massimo, non vedo le mie giornate come un dover lavorare, ma fare la cosa che mi piace. Il mio entusiasmo mi sta portando ad essere contattato da molte persone, e non c’è cosa più bella di proporre le mie idee le mie intuizioni alle loro.

Quali sono le tue invenzioni?
Le mie maggior ispirazioni sono venute costruendo casa mia e pensando a come renderne originale ogni sua parte. All’interno possiamo trovare la coda di un aereo F104 usata come poltrona, una porta rotonda da 2,3 metri di diametro che gira su un perno centrale dalle sembianze di una moneta da 100 lire. Infine una torre di sasso con una doccia al suo interno. Queste e tanti altri oggetti insoliti sono la normalità all’interno di casa mia.
Oltretutto, ho altre tante invenzioni, alcune già prodotte e alcune ancora in fase di lavorazione. Sto collaborando con molte aziende tra cui Technoalpin, che mi da l’opportunità di sperimentare e valorizzare la loro già stupenda neve all’interno di queste “Snow Room”, luogo ideale dove rinfrescarsi dopo una sauna e un bagno turco, avvolti da un soffice manto bianco. È un grande piacere per me cercare di rappresentare le atmosfere montane nelle mie creazioni. Ad esempio, la mia stufa è una sfera incavata, con al suo interno la possibilità di sedersi per rilassarsi con luci, musica e il calore accompagnando un perfetto momento di relax.
Arredando casa mia e pensandola in domotica, ho studiato come poter sostituire la maggior parte delle placchette con i tasti di accensione e renderli “touch” al di sotto di svariati materiali: alcune rocce se sfiorate fanno partire getti d’acqua e luci creando un’atmosfera magica.
Un altro progetto molto ambizioso a cui sto lavorando è la possibilità di trasformare la nebbia del vapore in base alle proprie esigenze, provando ad esempio a creare delle nuvole o dei piccoli tornado.
In tutte queste sperimentazioni vado in contro a molti costi e devo ringraziare tutte le persone che, fidandosi di me e della mia esperienza, mi danno “carta bianca” facendomi lavorare e sperimentare allo stesso tempo. Non invento l’acqua calda, cerco solo di usare i sistemi tradizionali in sistemi inusuali.

Chi sono i tuoi clienti?
Lavoro per privati a cui arredo, con oggetti particolari, angoli di casa, con centri benessere e alberghi. Sto cominciando a lavorare fuori regione in realtà diverse dalla mia abituale e all’estero Germania, Polonia e Austria saranno le prossime destinazioni. Un progetto in collaborazione con Technoalpin – una pista da sci realizzata in un container - è stato esposto ad una fiera a Pechino, ma lavoro principalmente a casa mia, la mia Val di Fiemme. Molte volte mi capita di avere delle ispirazioni e prendo subito il telefono per contattare la persona, o l’azienda che mi da la possibilità di realizzarla.

Credi che avresti capito questa tua passione anche se fossi nato in un luogo diverso da quello dove sei nato?
Molto probabilmente, la mia passione sarebbe comunque uscita e avrei trovato prima o poi la mia strada. Però la nostra comunità ha il valore aggiunto, secondo me, di poter stringere davvero rapporti con la clientela che va oltre il rapporto lavorativo, rendendoli più che “solo clienti” anche amici.
La Val di Fiemme è una valle dove funziona bene il “passaparola” e inoltre chi vive qui è influenzato anche dal continuo turismo, ed è più propenso a continuare ad innovarsi e ad investire su prodotti e servizi di qualità. La mia stufa “500”, ha – ad esempio – richiede più lavoro rispetto ad una stufa tradizionale e per questo molto apprezzata in termini di qualità e originalità da parte della mia clientela.
Credo che la valle dove vivo abbia contribuito tantissimo a formarmi, avendo a che fare con grandi l avoratori e persone umili come me, tutto questo lo reputo una grandissima fortuna.
Ci sono tantissime opportunità se si ha voglia di fare e mettersi in gioco. Il duro lavoro e l’entusiasmo qui viene sempre apprezzato.