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Intervista a Zorzi Ilaria 

Beldamati PGZ Ilaria Zorzi

Un amore per la foresta e per il territorio che si tramuta in impegno nella collettività: questa è la storia di Ilaria Zorzi, consulente e project manager di Bluebiloba startup innovativa srl desiderosa di connettere passato e tradizioni ad un futuro d’innovazione.

  • Di che cosa ti occupi, Ilaria?
    Mi sono laureata in Scienze Forestali e Ambientali - triennale e magistrale - presso l’Università degli Studi di Firenze e, proprio quest’anno, ho concluso definitivamente il mio percorso di studi con un dottorato di ricerca in Gestione Sostenibile delle Risorse Agrarie, Forestali e Alimentari. A titolo conseguito, sono stata subito contattata da Bluebiloba, una start up nata proprio dall’università da me frequentata e specializzata in consulenza ambientale e forestale, per la quale oggi ricopro i ruoli di consulente e di project manager su progetti spesso finanziati dall’Unione Europea.
  • Quindi in questo momento ti trovi a lavorare nel fiorentino?
    Affatto! Sono a Cavalese, dove sono nata e cresciuta. Bluebiloba mi consente di lavorare quasi totalmente in smart working, fatta eccezione di alcune occasioni speciali dove la mia presenza è richiesta in sede.
  • Ed è per questo motivo che di recente hai cominciato a collaborare con la Magnifica Comunità di Fiemme?
    Diciamo che, grazie la mia presenza “fissa” sul territorio, si sono avviate diverse progettualità tra le quali c’è, per l’appunto, la collaborazione con la Magnifica Comunità. Sempre tramite Bluebiloba, mi sto occupando di una consulenza specifica che, nel corso dei prossimi tre anni, mira a trovare delle soluzioni alla grave emergenza dell’epidemia di bostrico nelle foreste della valle e agli strascichi ancora visibili del disastro Vaia. Il nostro supporto, nello specifico, va nell’affiancare la Magnifica Comunità di Fiemme nella realizzazione di progetti al fine di proteggere e tutelare i servizi ecosistemici della valle.
  • Forse la domanda ti sembrerà scontata, ma cosa sono i servizi ecosistemici?
    I servizi ecosistemici, in generale, sono tutti quei benefici che un ecosistema svolge - grazie alla sua esistenza - a favore della collettività. Il caso di cui mi sto occupando come Bluebiloba riguarda i servizi ecosistemici forestali, ovvero tutti i servizi che la foresta della valle svolge per la comunità. Il primo, per via delle importanti implicazioni economiche, è il servizio legato alla produzione e alla vendita di legname, o al turismo, ma ci sono molte altre attività svolte dalle foreste che spesso vengono poste in secondo piano. Si pensi, per esempio, a servizi come la difesa idrogeologica, la biodiversità o la regolazione del ciclo dell’ acqua, attività altrettanto importanti per la salute di un territorio e delle persone che lo abitano che senza una foresta non ci sarebbero.
  • Il tuo percorso di vita implica un grande amore per la foresta: la tua è una passione che coltivi sin da piccola?
    Sono sempre stata molto legata alle foreste e alla montagna in generale: pensa che sono socia CAI - Club Alpino Italiano - da quando avevo 7 anni! Questa passione mi ha sempre accompagnato in tutti i miei anni di studio e di lavoro e, alla fine, ricondotto ad abitare nel mio paese dopo più di dieci anni in giro per l’Europa, dove oggi ho la possibilità di collaborare con la Magnifica Comunità di Fiemme per la salvaguardia del nostro patrimonio forestale. Mi gratifica davvero molto poter lavorare per un territorio che, oltre ad essere la mia casa, si impegna per la tutela di qualcosa a cui ho dedicato anni di studi e amore, senza contare la fortuna di vivere in un luogo di bellezza e natura, lontano dal caos cittadino e dallo stress delle metropoli.
  • Ultima domanda: progetti per il futuro che coinvolgano il territorio?
    Diciamo che, da quando sono tornata, mi si sono presentate altre possibilità e opportunità esterne al mio lavoro, alle quali vorrei dedicare più tempo in futuro. Per esempio, attualmente ricopro la carica di vicepresidente della Segheria della Magnifica Comunità di Fiemme: è un ruolo molto importante che non pensavo poter ricoprire per via della mia giovane età e che, per questo motivo, cerco di portare avanti con responsabilità e serietà. Un’altra opportunità che conto di coltivare in futuro è il dialogo con le generazioni più giovani, grazie ad alcuni progetti che mi hanno già consentito di condividere e raccontare il mio lavoro in prima persona. Penso che il nostro territorio debba ripartire proprio da loro per trasmettere valori, tradizioni e passioni della comunità che abita la valle e, in questo senso, vorrei dare il mio contributo per favorire questo passaggio generazionale.