
A partire dal periodo d’imposta 2024, entra in vigore una revisione ampia e significativa degli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA), strumento con cui l’Agenzia delle Entrate valuta il profilo fiscale di imprese e professionisti. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha approvato ben 100 nuovi ISA, alcuni dei quali oggetto di aggiornamento straordinario, per tenere conto dell’evoluzione del contesto economico e dell’introduzione della nuova classificazione ATECO 2025.
ISA: a cosa servono e come funzionano
Gli ISA sono indicatori che misurano l’affidabilità fiscale di un’attività su una scala da 1 a 10. Servono a valutare quanto il comportamento fiscale di un contribuente sia coerente e regolare, permettendo — in caso di punteggi alti — di accedere a benefici premiali, come esclusione da alcuni controlli o rimborsi più rapidi.
Ogni ISA è associato a un’attività economica e si basa su dati contabili e strutturali dell’impresa o del professionista. La loro applicazione è obbligatoria per chi rientra nei limiti previsti per ricavi e compensi e non rientra in una delle casistiche di esclusione.
Cosa cambia nel 2025
Con il Decreto del 31 marzo 2025, il MEF ha introdotto 100 nuovi ISA validi dal periodo d’imposta 2024, con una classificazione aggiornata e più in linea con le attività economiche attuali.
In particolare:
- 85 ISA sono stati aggiornati secondo la normale revisione biennale;
- 15 ISA sono stati rivisti anticipatamente in risposta all’entrata in vigore della nuova classificazione ATECO 2025, che sostituisce la versione del 2007.
I nuovi codici ISA sono riconoscibili dalla lettera iniziale:
- “D” per gli ISA revisionati ordinariamente;
- “E” per quelli aggiornati in via straordinaria.
Questa revisione è stata pensata per migliorare la coerenza tra i dati raccolti e la realtà dei settori economici, anche alla luce delle trasformazioni post-pandemia e delle tensioni geopolitiche recenti.
Quali settori sono coinvolti
La revisione coinvolge cinque grandi categorie economiche:
- Commercio (33 nuovi ISA);
- Servizi (38 ISA);
- Manifatture (22 ISA);
- Professionisti (5 ISA);
- Agricoltura (2 ISA).
Nel settore del commercio al dettaglio, ad esempio, sono stati eliminati alcuni vecchi ISA basati sul canale di vendita (come ambulanti o distributori automatici) e sostituiti con indici legati al tipo di prodotto venduto. In ambito servizi, sono stati introdotti nuovi ISA per attività di intermediazione legate a settori molto diversi, dal turismo alla sanità.
In sintesi: 6 cose da sapere
1. Nuova classificazione ATECO 2025
Ha richiesto la revisione anticipata di alcuni ISA per allinearsi alle nuove voci economiche europee.
2. Numerazione aggiornata
I nuovi ISA sono contrassegnati da “D” o “E” a seconda del tipo di revisione.
3. Attività prevalente
Per sapere quale ISA applicare, si deve fare riferimento all’attività che genera la maggior parte dei ricavi o compensi, considerando l’insieme delle attività eventualmente collegate.
4. Esclusioni
Gli ISA non si applicano in caso di inizio o cessazione attività, regimi forfettari, ricavi oltre soglia (oltre 5.164.569 €), o altre casistiche particolari.
5. Revisione “post-Covid”
I nuovi ISA tengono conto degli effetti economici della pandemia, incorporandoli nei dati storici su cui si basano gli indicatori.
6. Correttivi in arrivo
Nei prossimi mesi è atteso un decreto con interventi straordinari per adeguare ulteriormente gli ISA alle condizioni economiche in evoluzione, come inflazione e crisi energetica.
Aspetti tecnici e territoriali
Ogni ISA tiene conto anche di fattori territoriali, come i redditi medi della zona, i valori immobiliari e i canoni di locazione. Inoltre, per la determinazione del punteggio, vengono utilizzati ricavi e compensi specifici, escludendo componenti straordinarie o proventi soggetti ad aggio o ricavo fisso.