
Con una decisione molto attesa da professionisti e imprese, il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto che ufficializza la proroga dei versamenti fiscali per alcuni contribuenti, in particolare quelli che rientrano nell’ambito degli ISA, inclusi i regimi forfetari e minimi. Si tratta di una misura contenuta nell’art. 16 del Decreto approvato il 12 giugno 2025, che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale.
Chi può beneficiare della proroga
La proroga è rivolta a:
● tutti i contribuenti soggetti agli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità fiscale);
● i contribuenti forfetari e minimi;
● i soggetti esclusi dagli ISA per cause oggettive;
● chi partecipa a società, associazioni o imprese che applicano gli ISA.
Questi contribuenti avranno più tempo per mettersi in regola con il fisco: potranno effettuare i versamenti relativi al saldo 2024 e al primo acconto 2025 fino al 21 luglio 2025 senza dover pagare alcuna maggiorazione.
Se invece scelgono di pagare in un secondo momento, potranno farlo dal 22 luglio al 20 agosto 2025, applicando una maggiorazione dello 0,40% sull’importo dovuto.
Chi resta escluso dalla proroga
Non beneficiano della proroga:
● le persone fisiche “private”, che dovranno rispettare la scadenza ordinaria del 30 giugno 2025 o versare entro il 30 luglio con lo 0,40% di maggiorazione;
● i soggetti non interessati dagli ISA, come le imprese con ricavi superiori a 5.164.569 euro.
Proroga per le società di capitali
Anche per le società di capitali con esercizio coincidente con l’anno solare, la proroga è applicabile se il bilancio viene approvato in aprile o maggio, anche in seconda convocazione.
Rientrano anche le società che approvano il bilancio entro il termine lungo dei 180 giorni previsto dal Codice Civile (quindi entro fine maggio). Se il bilancio viene approvato in tempi successivi, le scadenze restano quelle ordinarie: 30 luglio o 1° settembre con maggiorazione.
Quali versamenti sono prorogati
Oltre a IRPEF, IRES, IRAP e IVA, la proroga riguarda anche:
● Addizionali IRPEF (regionale e comunale);
● Contributi previdenziali (IVS, Gestione separata INPS);
● Cedolare secca;
● Acconto del 20% per i redditi a tassazione separata;
● IVIE e IVAFE, per chi possiede beni o attività finanziarie all’estero;
● Flat Tax incrementale, per i soggetti ISA e forfetari che hanno aderito al concordato;
● Affrancamento delle riserve in sospensione (ex art. 14, D.Lgs. n. 192/2024);
● Diritto annuale CCIAA 2025.
Nota per i soci di SRL “non trasparenti
Per i soci di SRL che non hanno optato per la trasparenza fiscale e che rientrano tra i soggetti ISA, la proroga vale solo per i versamenti relativi ai contributi previdenziali personali. Lo ha ribadito l’Agenzia delle Entrate, confermando l’interpretazione già fornita in passato (Risoluzione n. 173/E del 2007).
In sintesi
Questa proroga rappresenta un'opportunità concreta per migliaia di contribuenti di gestire con più respiro le scadenze fiscali estive. Tuttavia, è fondamentale verificare se si rientra nei casi previsti, per evitare errori o ritardi nei versamenti. La nuova scadenza del 21 luglio (o 20 agosto con lo 0,40%) non si applica a tutti: conoscere il proprio inquadramento fiscale fa la differenza.