Comprare casa è sempre un passo importante, ma ancora di più lo è quando si tratta della cosiddetta “prima casa”, che beneficia di agevolazioni fiscali dedicate. Negli ultimi mesi ci sono state alcune novità importanti che semplificano la vita di chi vuole acquistare una nuova abitazione pur possedendo già un immobile comprato con i benefici “prima casa”. La Finanziaria 2025 ha infatti esteso i termini per la vendita della vecchia abitazione, e l’Agenzia delle Entrate ha confermato che la nuova regola si applica anche ai casi ancora in corso.
Le agevolazioni prima casa: un ripasso veloce
Chi compra la prima casa può godere di vantaggi fiscali rilevanti:
● imposta di registro ridotta al 2%,
● IVA al 4%,
● imposte ipotecaria e catastale in misura fissa (50 o 200 euro).
Per accedere a questi benefici servono però condizioni precise:
● l’immobile non deve rientrare nelle categorie catastali di lusso (A/1, A/8, A/9); l’acquirente non deve possedere altre abitazioni nello stesso Comune;
● non deve aver già acquistato con le agevolazioni “prima casa” un altro immobile in Italia.
Se queste condizioni non sono rispettate, resta comunque una possibilità: vendere l’immobile già posseduto entro un certo termine.
Dal termine di 1 anno a quello di 2 anni
Prima della riforma, chi acquistava una nuova abitazione senza aver ancora venduto la precedente (sempre comprata con le agevolazioni) aveva un anno di tempo per cederla ed evitare la perdita dei benefici fiscali. Con la Finanziaria 2025, questo termine è stato raddoppiato a due anni, offrendo così maggiore flessibilità a chi deve gestire i tempi di vendita e di acquisto.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che questo nuovo termine vale non solo per gli acquisti effettuati dal 2025 in poi, ma anche per i casi “pendenti” al 31 dicembre 2024. In altre parole, chi al 31.12.2024 non aveva ancora superato l’anno dalla data del nuovo acquisto, può sfruttare i due anni di tempo previsti dalla nuova norma.
Il credito d’imposta per il riacquisto della prima casa
Un’altra misura utile è il credito d’imposta: chi vende la propria abitazione e ne compra un’altra entro i termini stabiliti ha diritto a un credito pari all’imposta già pagata sul primo acquisto (nei limiti dell’imposta dovuta sul secondo).
Con il passaggio dal termine di 1 anno a quello di 2 anni, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che anche questo beneficio si adegua automaticamente. Ciò significa che, in caso di nuovo acquisto con agevolazioni, il credito viene riconosciuto subito in via provvisoria, ma resta condizionato alla vendita del vecchio immobile entro due anni. Se la cessione non avviene nei tempi, il diritto al credito decade.
In sintesi
Dal 2025 c’è più respiro per chi vuole cambiare casa: il termine per vendere l’immobile già acquistato con i benefici “prima casa” passa da 1 a 2 anni. Questo vale sia per mantenere le agevolazioni, sia per poter usufruire del credito d’imposta sul riacquisto. Una novità che rende più semplice programmare i passaggi, senza il rischio di perdere i vantaggi fiscali per tempi troppo stretti.