
L'articolo 12-ter del Decreto Fiscale 2025 introduce la sanatoria 2019-2023 per chi aderisce al Concordato Preventivo Biennale 2025-2026.
Consente di regolarizzare le annualità 2019-2023 con un'imposta sostitutiva legata al punteggio ISA, secondo quanto stabilito dal Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 19 settembre 2025.
- Chi può aderire
Possono aderire alla sanatoria i contribuenti che partecipano al CPB 2025-2026, scegliendo liberamente di regolarizzare una o più annualità tra il 2019 e il 2023.
L’adesione avviene tramite il versamento di un’imposta sostitutiva: almeno 1.000 euro per le imposte sui redditi e, se dovuta, un importo aggiuntivo per l’IRAP. Il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione (dal 1° gennaio al 15 marzo 2026) oppure in un massimo di dieci rate mensili, con interessi legali dal 15 marzo 2026.
La sanatoria si perfeziona solo con il pagamento dell’intero importo dovuto, anche limitatamente alle sole annualità scelte.
- Come si esercita l’opzione
Per aderire non è necessario presentare alcuna comunicazione o modello specifico all’Agenzia delle Entrate. L’opzione si esercita in modo molto semplice:
● tramite il modello F24, che rappresenta l’unico adempimento formale richiesto;
● nel modello, va indicato l’anno di riferimento nel campo dedicato;
● in caso di rateazione, occorre specificare il numero della rata e il numero complessivo di rate scelte, nel formato “NNRR”;
● andranno inseriti i codici tributo (ancora da istituire, ma probabilmente analoghi a quelli della sanatoria 2018-2022).
Il versamento dell’importo dovuto equivale, a tutti gli effetti, all’esercizio dell’opzione per la sanatoria.
- Come si calcola il costo della sanatoria
L’importo da versare dipende da due elementi fondamentali:
● il punteggio ISA (Indice di Affidabilità Fiscale) del contribuente;
● la presenza o meno di cause di esclusione dagli ISA, come l’emergenza COVID-19, situazioni di attività non regolare o multiattività.
Le aliquote variano in modo proporzionale al livello di affidabilità fiscale:
● per chi ha un punteggio ISA pari a 10, l’imposta sostitutiva ai fini delle imposte sui redditi è dello 0,5%;
● con punteggi intermedi, l’aliquota cresce progressivamente;
● per chi ha un punteggio inferiore a 3, può arrivare fino al 7,5%.
Per le annualità in cui ricorrono cause di esclusione dagli ISA, sono previste aliquote specifiche, più contenute, in funzione del tipo di situazione dichiarata. L’imposta sostitutiva si calcola sui redditi d’impresa o di lavoro autonomo dichiarati per gli anni interessati, utilizzando i dati già presenti nelle dichiarazioni fiscali trasmesse, comprensivi della base imponibile IRAP quando dovuta.
- Documentazione e strumenti di supporto
Per aiutare i contribuenti, nel Cassetto fiscale è disponibile una comunicazione personalizzata predisposta dall’Agenzia delle Entrate. In questa sezione sono presenti la pubblicità del CPB 2025-2026 e due prospetti di sintesi che permettono di calcolare con facilità le imposte sostitutive dovute. Occorre tuttavia ricordare che i prospetti non includono le annualità per cui il modello ISA è stato inviato con dati incompleti o privi delle informazioni precalcolate.
- Regole particolari per società e associazioni
Le società di persone, le associazioni professionali e le società di capitali trasparenti devono esercitare l’opzione con modalità coordinate. In pratica, la società o l’associazione versa l’imposta sostitutiva sull’IRAP, mentre i soci o gli associati — oppure la società stessa per loro conto — versano le imposte sostitutive sui redditi e addizionali.
Se il pagamento è rateale, la definizione si perfeziona solo dopo l’estinzione di tutte le rate previste. Il ritardo nel pagamento di una rata (diversa dalla prima) entro la scadenza di quella successiva non comporta la perdita del beneficio, ma è consigliato regolarizzare tempestivamente tramite ravvedimento operoso, così da evitare possibili sanzioni.
- Attenzione alle esclusioni
La sanatoria non può considerarsi valida se il pagamento — in unica soluzione o della prima rata — avviene dopo la notifica di un processo verbale di constatazione, di uno schema di atto di accertamento o di un atto di recupero di crediti inesistenti. A differenza della sanatoria 2018-2022, non è inoltre possibile anticipare i versamenti: i pagamenti saranno ammessi solo a partire dal 1° gennaio 2026.
- In conclusione
La sanatoria 2019-2023 rappresenta una nuova opportunità di regolarizzazione per i contribuenti che aderiscono al CPB 2025-2026 e desiderano chiudere eventuali pendenze fiscali con modalità semplici e costi contenuti. Grazie alla struttura agevolata e alla possibilità di scelta delle annualità, lo strumento consente di migliorare la propria posizione fiscale e di rafforzare il rapporto di fiducia con l’Amministrazione finanziaria.
Per valutare correttamente la convenienza economica e fiscale dell’adesione, è consigliabile confrontarsi con il proprio consulente, così da pianificare in modo ottimale l’eventuale accesso alla sanatoria.