Con la Legge di Bilancio 2026 cambiano alcune regole sulle detrazioni fiscali per i lavori edilizi e di risparmio energetico. La buona notizia è che per tutto il 2026 restano valide le aliquote del 50% e del 36%, mentre eventuali riduzioni previste slittano al 2027. Alcuni bonus molto popolari, come il Superbonus e il Bonus barriere al 75%, non saranno più disponibili salvo casi particolari (ad esempio immobili danneggiati dal sisma).
Recupero del patrimonio edilizio
La detrazione “ordinaria” per i lavori di recupero edilizio resta disciplinata dall’art. 16-bis del TUIR e dall’art. 16 del DL 63/2013.
Negli anni è stata più volte prorogata la versione potenziata (50% su una spesa massima di 96.000 euro). Con le modifiche introdotte dalla Finanziaria 2025, le percentuali sono differenziate in base al soggetto che sostiene la spesa e all’immobile interessato:
● 50% per i titolari di proprietà o diritti reali sull’abitazione principale;
● 36% in tutti gli altri casi (ad esempio familiari conviventi, detentori dell’immobile, proprietari che non abitano l’unità in questione).
Queste regole, previste per il 2025, vengono confermate integralmente anche per il 2026.
La riduzione al 36% e 30% scatterà invece solo dal 2027.
Risparmio energetico e riqualificazione energetica
Le detrazioni per gli interventi energetici (es. isolamento, infissi, impianti ad alta efficienza) seguono un’impostazione analoga:
● 50% per i proprietari/detentori di diritti reali sull’abitazione principale;
● 36% negli altri casi.
Anche in questo caso, la Finanziaria 2026 rinvia al 2027 la riduzione delle percentuali precedentemente prevista.
Interventi antisismici e Superbonus 2026
Per gli interventi antisismici (Sismabonus) valgono le stesse regole degli altri bonus: 50% per l’abitazione principale, 36% negli altri casi, con un limite massimo di 96.000 €. La detrazione va ripartita in 10 anni invece che in 5.
Resta però un’eccezione per gli immobili colpiti da terremoti in Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo: in questi casi, e per alcune ONLUS, è ancora possibile usufruire del Superbonus 110% nel 2026, rispettando le condizioni previste dalla legge. In situazioni molto circoscritte, è prevista anche un’aliquota del 65% per lavori con CILA o delibere condominiali presentate entro determinate date.
Per tutti gli altri immobili e interventi, il Superbonus non è più disponibile.
Altri bonus confermati o eliminati
- Bonus arredo: confermato al 50% fino a 5.000 €, valido per mobili ed elettrodomestici destinati all’immobile ristrutturato.
- Sostituzione gruppi elettrogeni: detrazione del 50% confermata fino al 2027.
- Bonus barriere architettoniche (75%): non più disponibile dal 2026, si applica solo la detrazione ordinaria.
- Superbonus: non più disponibile in forma generalizzata. Restano aliquote particolari:
○ 65% in casi molto limitati (CILA o delibere condominiali entro date precise).
○ 110% solo per ONLUS o immobili colpiti da terremoti in certe zone.
○ Detrazione suddivisa in 10 anni.
- Bonus verde: eliminato dal 2025.
- Sostituzione caldaie: non detraibile se alimentata a combustibili fossili; detrazione valida solo per soluzioni efficienti (pompe di calore, generatori a biomassa, sistemi ibridi certificati).
Limiti di spesa detraibili
Dal 2025 è introdotto un limite alle spese detraibili per chi ha un reddito superiore a 75.000 €, calcolato in base alla composizione del nucleo familiare.
Il disegno di legge della Finanziaria 2026 esclude questi interventi dal nuovo limite aggiuntivo previsto per i redditi oltre 200.000 €, che riguarda solo le detrazioni al 19% (con alcune eccezioni).
Per il 2026 molte detrazioni restano invariate, il Superbonus e altri bonus speciali sono quasi spariti, ma gli interventi di ristrutturazione, risparmio energetico e antisismici continuano a godere di agevolazioni interessanti, con aliquote del 50% o 36% e detrazione ripartita in 10 anni.